Storicamente, il primo trattato sulla chimica, fu scritto dal notissimo filosofo Avicenna intorno al 1000 DC.
Avicenna che in realtà era arabo ed il cui nome era Ibn Sinna, lo scrisse in arabo.
Arrivato in occidente, questo venne tradotto dai monaci amanuensi.
Per un errore di traduzione quello che era il titolo composto da articolo e soggetto
"El Chimie" o "Al chimie" cioè "La chimica" venne erroneamente tradotto in "Alchimia" e così rimase per molto tempo prima che l'errore fosse corretto e si utilizzasse il termine - che ancora oggi usiamo - di "Chimica".

Noi lo abbiamo recuperato ed adottato quale nostro nome, a significare che le conoscenze su cui operiamo oggi hanno un origine e radici lontane e che lungo è stato il cammino del pensiero umano per arrivare qui dove siamo ed a quello che sappiamo.

Al centro del nostro logo c'è il ciclo di isteresi: il ciclo di magnetizzazione-smagnetizzazione dei materiali.
Noto a tutti per le reminiscenze di fisica, esso rappresenta il comportamento di un corpo sottoposto ad un campo magnetico. Il corpo accumula energia nella fase di magnetizzazione e la restituisce nella fase di smagnetizzazione.
Noi lo abbiamo adottato quale simbolo del nostro lavoro: assorbire conoscenze - nella fase di formazione a cui siamo necessariamente sottoposti - e restituirle - nell'adempimento del nostro lavoro -.

Intorno, tre archi di cerchio per lato, concentrici, via via più grandi e distanti.
A simboleggiare la diffusione delle conoscenze dal centro - del nostro lavoro - verso l'esterno.

Il tutto a simboleggiare il cuore di quello che facciamo.